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L'IMPORTANZA DI VOLGERE LO SGUARDO VERSO L'ALTRO

Siamo spesso incentrati sul nostro miglioramento, sul nostro percorso, sulla nostra crescita, col rischio a volte però di dimenticare un aspetto molto importante per la vita di noi cristiani: "lo sguardo verso l’altro".

Possiamo imparare tanto dalle persone che ci stanno accanto, Dio ci chiama a vivere in comunione, permettendo all’altro di alleggerirsi e a noi di crescere.

Non pensare cosi tanto al tuo percorso individuale perché senza le esperienze, le gioie e i dolori, ne perde valore.

Gesù ci chiede di essere uno con l’altro, ma lo siamo davvero?

"Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l’aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell’amore" - Lettera agli Efesini‬ ‭4‬:‭16‬ ‭

Essere grati in ogni tempo

Tutti noi passiamo situazioni dolorose e grazie ad esse cambiamo e impariamo qualcosa, guardando verso l’altro possiamo non solo imparare dalle nostre esperienze ma anche da quelle degli altri, dobbiamo però essere disposti a condividere parte del dolore dell’altro e questa è una delle forme più grandi di amore che possiamo mettere in atto.

Con Dio c’è molta ricchezza nel dolore.

"Fratelli, vi preghiamo di avere riguardo per coloro che faticano in mezzo a voi, che vi sono preposti nel Signore e vi istruiscono, e di tenerli in grande stima e di amarli a motivo della loro opera. Vivete in pace tra di voi.

Vi esortiamo, fratelli, ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli, a essere pazienti con tutti.

Guardate che nessuno renda ad alcuno male per male; anzi cercate sempre il bene gli uni degli altri e quello di tutti. non cessate mai di pregare; in ogni cosa rendete grazie, perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi" ‭‭1° lettera ai Tessalonicesi‬ ‭5‬:‭12‬-‭15‬, ‭17‬-‭18‬


Dio ci chiama ad avere un cuore grato in ogni tempo, la gratitudine è un’arma molto potente che Dio ci dà, ci permette di abbassare la lamentela, di cambiare prospettiva, di gioire di ciò che abbiamo senza affannarci per ciò che verrà e per ciò che sognano e vorremmo (lascia lavorare Dio per quelle situazioni), la gratitudine porta felicità e speranza non solo a te ma anche a chi sta al tuo fianco.


  • Quanto sarebbe bello se si potesse migliorare anche senza passare dalla porta del dolore?

  • Se potessimo imparare come guardare il sole da chi già l’ha guardato?

  • C’è davvero bisogno di provarci per forza da soli per poter diventare persone migliori?

  • Se l’orgoglio potesse mutarsi in gratitudine?

Vi parlo di gratitudine perché è una delle lezione che la mia situazione di dolore mi ha lasciato e mi sta lasciando.

Si sa, quando si vivono esperienze dolorose si cambia, si guarda il mondo in modo diverso. Quello che prima era così tanto irritante all’improvviso diventa così povero

da non porgervi neanche più l’attenzione. Rimane solo gratitudine.


Dio trasforma il nostro dolore, ed è quello che ha fatto con me, ha trasformato il mio dolore in gioia e gratitudine.

Questo processo richiede tempo, ma è Dio che trasforma non siamo noi e non è per le nostre forze, quello che dobbiamo fare è solamente rimanere fedeli a Dio e non arrenderci mai.

‬ ‭Vorrei che tutti noi potessimo prenderci un momento per pensare a una lezione che abbiamo appreso dopo una situazione di dolore, e che potessimo poi condividerla per poter lasciare all’altro la possibilità di imparare dalla nostra esperienza.

In cosa Dio ha trasformato il tuo dolore?


Sara Muggeo

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