Nell'era del "tutto subito", dove l'interazione e gli scambi comunicativi diventano sempre più distanti e superficiali, ci troviamo di fronte a una sfida sempre più ardua: ATTENDERE.
La tecnologia ha accelerato ogni aspetto della nostra vita, relegando l'attesa, la calma e il silenzio in secondo piano. Ma cosa succede quando ci troviamo di fronte all'attesa, quando sembra che tutto si fermi e il tempo si dilati?
Per molti, l'attesa può diventare una sorta di prigione, un momento di angoscia in cui sembra che Dio si disinteressi totalmente di noi. E se l'attesa fosse in realtà un profondo insegnamento per la crescita della nostra fiducia in Lui?
Nell'attesa si impara la pazienza, la fiducia e la speranza. È un momento in cui possiamo scegliere di imparare a rivolgere il nostro sguardo verso l'alto e riconoscere che, nonostante tutto, Dio è presente e opera nella nostra vita.
È un momento di riflessione, di crescita interiore, in cui possiamo consolidare la nostra relazione con Lui.
Il Salmo 46:10 ci invita a fermarci e riconoscere la grandezza di Dio:
"Fermatevi», dice, «e riconoscete che io sono Dio. Io sarò glorificato fra le nazioni, sarò glorificato sulla terra."
Forse non è così grave fermarsi, anzi qui sembra quasi un passaggio obbligato per riConoscerlo e glorificarlo.
Dunque, l'attendere i Suoi tempi, invece di vederlo come un momento di abbandono, possiamo forse iniziare a considerarlo come un momento di crescita e di rafforzamento della nostra fede.
Nell'attesa, continuare a fidarci di Lui, a lasciarci plasmare dalla Sua volontà e a riconoscere la Sua sovranità nella nostra vita, in ogni circostanza.
È un momento in cui possiamo permettere a Dio di agire, senza fretta, sapendo che il Suo tempo è sempre perfetto.
“Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio...” - Romani 8:28
Dunque, mentre affrontiamo i momenti di attesa nella nostra vita, ricordiamoci di avere fiducia, di incoraggiarci ed esortarci gli uni con gli altri, affinché nessuna radice d'incredulità e di dubbi cresca nei nostri cuori. Anche nell'apparente silenzio di Dio.
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